giovedì 17 febbraio 2011

Esordio letterario di Eva Ricciuti “Una vita (quasi) normale. Anzi due”

16 Febbraio 2011 , Sicilia News ci dedica un articolo molto interessante



"Una vita (quasi) normale. Anzi due” è il titolo della singolare opera prima di Eva Ricciuti. Una delle rare voci fuori dal coro nella miriade di esordi letterari che caratterizzano questo ultimo periodo.

Il romanzo è un lavoro estremamente originale di scrittura che mutua dalla narrativa classica al web, ci racconta con piglio ironico le vicende di Simone ed Ilaria, giovani più o meno simpatici, più o meno belli e di successo che si muovono sullo sfondo di una Catania inedita, popolata di personaggi bizzarri.

Il sapore di questo esordio è quello scanzonato delle sit-com d’importazione americana, la trama si articola in episodi più che in classici capitoli, cui fanno da controcanto dei veri e propri “fuori scena” in cui i personaggi prendono la parola guidandoci attraverso i loro pensieri, nascosti o esplicitati con la parola. L’autrice ci regala una prosa fresca, frizzante, che sembra essere mutuata da quella delle sceneggiature cinematografiche. I dialoghi, spontanei ed efficaci, ci restituiscono il clima di una generazione che pur percependo e a volte subendo, la crisi cerca di guadagnarsi il proprio posto al sole, non trascurando lo svago, il divertimento, la levità affettiva . E’ notevole l’uso che l’autrice fa del discorso diretto facendolo via via aumentare fino ad eliminare completamente l’uso della voce narrante, tecnica che oltre ad accelerare progressivamente il ritmo della narrazione, lascia che lo scavo psicologico dei personaggi sia affidato alle loro parole, ai loro pensieri e alle situazioni surreali nelle quali talora gli stessi vengono a trovarsi.

Una voce fuori dal coro, dicevamo, una voce che ci regala la levità di sorriso ricercato e che per una volta guarda più alla letteratura ironica alla Pennac che al filone thriller che da anni ormai regna sovrano nelle nostre libreria

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