mercoledì 27 aprile 2011

Eva Ricciuti su CLIP MAGAZINE


Una vita (quasi) normale. Anzi due di Laura Distefano

Nel 2007 il suo blog era nato solo per gioco…poi “Una vita (quasi) normale. Anzi due” è diventato un libro profumato d’inchiostro e carta. Appassionata di scrittura, Eva Ricciuti, ha pensato bene di dare la possibilità al grande pubblico di leggere la sua arte. E cosa c’è di più globale ed economico di internet? Appena trentenne ha tirato fuori dal cassetto alcuni racconti che avevano per protagonista la sua Catania e li ha pubblicati. Lo stile è quello della web-com, un romanzo a puntate sulla rete… Per i pionieri della letteratura aulica, si tratta della versione informatica del romanzo d’appendice pubblicato sui quotidiani il secolo scorso. Per i cultori delle serie americane, è una sit-com trasportata nella blogosfera. Ogni racconto ha una trama ben definita con inizio e fine, anche se la storia si evolve in ogni episodio. Il treno dell’editoria classica è arrivato dopo un po’ di tempo. “Ho visto che il numero di accessi nel mio blog erano numerosi ed i riscontri erano positivi, così ho iniziato a partecipare a concorsi letterari ed ho spedito il mio lavoro a diverse case editrici, finché non ho firmato il contratto con Albatros/il Filo che ha pubblicato il romanzo nella collezione Voci nuove.” Racconta la scrittrice. L’esordio letterario è un successo inaspettato: il libro strabilia la giuria del premio letterario Circe e si classifica al primo posto. “Una vita (quasi) normale. Anzi due” è un romanzo che con comicità racconta la storia di Ilaria e Simone, due trentenni alla ricerca del sogno. Sullo sfondo di una vivace Catania, tra disastri e coincidenze surreali le loro vite seguono percorsi paralleli e, molte volte, perpendicolari. Agente di viaggio lei, agente immobiliare lui. Strade lontane, con sentieri che si incrociano in assurde situazioni e buffe casualità. Si ritrovano insieme in Egitto confinati nello stesso villaggio turistico per avvicinarsi a quella realizzazione personale che la società impone a chi ha superato le tre decadi dell’esistenza. Lo stile di Eva è fresco e frizzante, prende ispirazione dai nuovi mezzi di comunicazione: sms, chat, forum. Per esaltare ancora di più l’origine mediatica del romanzo nella copertina compaiono i famosi emoticons, le faccine che su internet ci aiutano a comunicare in maniera immediata. In mezzo a visi tristi spiccano un paio di sorridenti labbra rosse e una espressione pensierosa. La sperimentazione linguistica di Eva sta proprio nel portare la narrativa ad un livello immediato, perché la letteratura sia alla portata di tutti; e per arrivare a questo è (quasi) obbligatorio usare le terminologie che oggi fanno parte del vivere quotidiano. “Ho sempre scritto fin da piccola. A Mascalucia ho iniziato con carta e penna, oggi pigio sui tasti del mio computer e le mie storie possono essere lette da chiunque naviga sul web. Internet ha scavalcato i confini di uno scaffale in libreria, l’arte non è arte se non può essere espressa. La tecnologia, tra le sue virtù, ha questo grande potenziale: con un click puoi arrivare in ogni parte del cosmo”. Eva ha lasciato la sua cittadina alle pendici dell’Etna dopo la laurea in Lettere Moderne e si è trasferita a Roma… Nella sua mente però non ha mai lasciato la sua terra natìa perché Catania con i suoi suoni, i suoi profumi ed il suo popolo trasuda in ogni parola. Molti catanesi si riconosceranno in uno dei suoi personaggi. Espressioni dialettali, saggezza popolare e ribellione postmoderna sono i tratti inconfondibili dell’atmosfera siciliana imperniata nel romanzo. In questa opera prima Eva Ricciuti riesce a miscelare grandi temi, come la precarietà del mondo contemporaneo, la generazione di trentenni insofferenti, i ritmi del progresso, saggezza popolare e omosessualità. Un turbinio di paradossi e comiche contraddizioni che però non danno spazio neanche al lieto fine, perché l’intreccio si complica proseguendo nel peggiore dei modi come esige la linea grottesca scelta dalla scrittrice. Siamo di fronte ad un moderno Pirandello in rosa? A questa domanda potremo rispondere solo tra qualche tempo, intanto a lei vanno i nostri auguri in perfetto stile Ricciuti:







giovedì 14 aprile 2011

XXIV Salone Internezionale del libro di Torino

Con grandissimo piacere vi segnaliamo che dal 12 al 16 Maggio, Una vita (quasi) normale. Anzi due sarà presente al XXIV Salone Internazionale del libro di Torino! Cercate la vostra copia allo stand di Gruppo Albatros/Il Filo - padiglione 3 (S42). Vi aspettiamo!



Tutte le informaizoni su http://www.salonelibro.it/